2001
settembre
11
I terroristi dirottano quattro aerei statunitensi. Il bilancio delle vittime, esclusi i 9 dirottatori, è di 2.977
20
George W. Bush chiede di consegnare Osama bin Laden al governo dei talebani che rifiuta l’ultimatum americano
2001
ottobre
7
Parte l'Operazione Enduring Freedom
Parte l'Operazione Enduring Freedom: Stati Uniti e Gran Bretagna lanciano attacchi aerei in Afghanistan contro i campi di addestramento dei talebani e di al Qaeda
2001
ottobre
19/20
Inizia la guerra di terra in Afghanistan
Inizia la guerra di terra in Afghanistan
2001
novembre
14
Le forze americane entrano a Kabul
2001
dicembre
9
Kandahar, l'ultima grande roccaforte dei Talebani, cade, segnando la fine dell'Emirato islamico
2003
marzo
19
Gli Stati Uniti e le forze della coalizione invadono l'Iraq in seguito all'informazione che il paese e il suo dittatore, Saddam Hussein, possedevano o stavano sviluppando armi di distruzione di massa.
2003
agosto
19
Ventitré persone, tra cui un alto funzionario delle Nazioni Unite, vengono uccise da un attentatore suicida nella sede delle Nazioni Unite a Baghdad.
2003
dicembre
13
Saddam Hussein viene catturato dai soldati USA
Saddam Hussein viene catturato dai soldati USA
2004
marzo
Attentati terroristici a Madrid
11
Un bombardamento coordinato, da parte di militanti islamici, di quattro treni pendolari a Madrid uccide 191 persone e ne ferisce più di 2000
2004
ottobre
9
Prime elezioni post conquista americana in Afghanistan con la proclamazione del presidente Hamid Karzai, confermato per un secondo mandato nel 2009
2005
luglio
7
Attentati terroristici nella metropolitana di Londra e su un autobus a due piani, pianificati da un cittadino britannico che lavorava per al Qaeda, uccidono 52 persone e ne feriscono più di 700
Attentati terroristici nella metropolitana di Londra
2006
dicembre
30
Saddam Hussein viene giustiziato a Baghdad
2010
agosto
30
Barack Obama dichiara la fine delle operazioni di combattimento degli Stati Uniti in Iraq
Barack Obama dichiara la fine delle operazioni di combattimento degli Stati Uniti in Iraq
2011
maggio
1
Osama bin Laden viene ucciso dalle forze speciali statunitensi durante un raid in Pakistan
2011
giugno
22
Obama annuncia il ritiro delle truppe statunitensi dall'Afghanistan e il passaggio della responsabilità della sicurezza alle forze afgane entro il 2014
2011
dicembre
18
Le ultime truppe statunitensi rimaste lasciano l'Iraq, terminando ufficialmente gli otto anni di coinvolgimento militare americano nel paese
2014
giugno
10
I militanti dell'ISIS conquistano Mosul, la seconda città più grande dell’Iraq
2014
settembre
10
Gli Stati Uniti annunciano la creazione di un'ampia coalizione internazionale per sconfiggere l'ISIS
2014
dicembre
28
La guerra in Afghanistan finisce ufficialmente, anche se Obama dichiara che 10.800 truppe statunitensi rimarranno stanziate nel paese
La guerra in Afghanistan finisce ufficialmente
2015
gennaio
07
Due uomini armati, francesi di origine algerina, attaccano la redazione del settimanale satirico francese 'Charlie Hebdo' a Parigi, uccidendo 12 persone e ferendone altrettante
2015
novembre
12
Due uomini associati all’ISIS con giubbotti suicidi causano la morte di 43 persone e il ferimento di oltre 200 civili a Beirut
13
130 morti in attentati multipli, sferrati da una cellula belgo-francese dell’Isis, a Parigi, presso la sala concerti Bataclan, in diversi bar e ristoranti nel X e XI 'arrondissement' parigini e allo Stade de France
2015
dicembre
2
Un attacco terroristico uccide 14 persone e ne ferisce 22 a San Bernardino, California
Un attacco terroristico uccide 14 persone e ne ferisce 22 a San Bernardino, California
2016
marzo
22
32 morti e 340 feriti a seguito dell’esplosione di due bombe ad opera dell’ISIS all’aeroporto di Zaventem di Bruxelles e alla stazione della metropolitana di Maelbeek, nel cuore del quartiere europeo
2016
luglio
14
Durante i festeggiamenti per la festa nazionale francese un camion si getta sulla folla lungo la Promenade des Anglais di Nizza e provoca la morte di 86 persone ferendone altre 434
Attacco terroristico a Nizza
2014
dicembre
19
Un tir va a schiantarsi volontariamente contro la folla in un mercatino di Natale a Berlino causando 12 morti e 56 feriti.
2017
gennaio
01
Un killer solitario associato all’ISIS uccide 39 persone e ne ferisce altre 70 al nightclub Reina nel quartiere di Besiktas a Istanbul
2017
maggio
22
Una bomba, rivendicata dall’ISIS, esplode al termine del concerto della pop star Ariana Grande all'interno della Manchester Arena, 22 morti e 120 feriti
2017
agosto
17/18
Un camioncino investe la folla sulle Ramblas di Barcellona, mentre la sera un'Audi A3 si schianta contro i pedoni sul lungomare di Cambrils, per un totale di 15 morti e un centinaio di feriti
2017
ottobre
17
Le forze curdo siriane strappano ai jihadisti la loro «capitale» Raqqa
2017
dicembre
11
Il premier iracheno al-Abadi proclama la vittoria su Daesh
Il premier iracheno al-Abadi
2018
luglio
13
Nel Pakistan sud-occidentale, un attentato suicida condotto dallo Stato Islamico porta alla morte di 149 persone
2019
aprile
21
Nella domenica di Pasqua, attentatori suicidi con legami con Daesh uccidono 253 persone e causano il ferimento di altre 500 in chiese e hotel in tutto lo Sri Lanka
2020
febbraio
29
A Doha la firma dell’accordo tra americani e talebani per il ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan entro 14 mesi
A Doha la firma dell’accordo tra americani e talebani per il delle truppe americane dall’Afghanistan entro 14 mesi
2021
aprile
14
Biden annuncia il ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan entro l’11 settembre dello stesso anno
2021
agosto
15
I talebani entrano a Kabul
31
Si completa il ritiro americano dall’Afghanistan

11 settembre
Cos’è cambiato in 20 anni

Stati Uniti, Afghanistan e Iraq. I paesi colpiti dagli attentati e poi dalle guerre sono molto diversi da com’erano il giorno del crollo delle torri. Lo vediamo con numeri e grafici
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Dal salto nel vuoto delle persone intrappolate dalle fiamme nelle Torri Gemelle a quello degli afghani attaccati al carrello del Boeing C-17 in fuga dal loro paese. In mezzo questi 20 anni. Li ripercorriamo con una serie di grafici per Stati Uniti, Afghanistan e Iraq. Accompagnati dai principali eventi che hanno fatto seguito all'attacco terroristico contro le Twin Towers
La guerra è innanzitutto un costo in termini di vite, circa un milione quelle imputabili alla “war on terror”, ma anche di denaro.

Complessivamente questo ventennio di conflitti è costato 8 mila miliardi di dollari agli Stati Uniti.

La spesa militare americana è continuata a lievitare fino al 2010 per poi scendere man mano che il disimpegno americano dal Medio Oriente diventava realtà.
+0,6%
L'aumento di spesa del 2020 rispetto al 2001

La spesa militare USA nell'ultimo ventennio

Spesa in % del PIL
La spesa militare USA nell'ultimo ventennio
Fonte: Banca Mondiale
Tale spesa corrisponde a un intervento militare “boots on the ground” massiccio ma quanto mai irregolare negli anni.

In media, gli Stati Uniti hanno tenuto un contingente di circa 90 mila uomini in Iraq e Afghanistan in ogni anno dal 2001 al 2019.

Un dato che però nasconde la distanza tra l’impegno militare americano nel 2009, con l’impiego di 200 mila soldati e quello di questi ultimi anni vicino alle 10 mila unità.

Un percorso opposto rispetto alla progressiva crescita della curva degli eserciti locali, addestrati da una coalizione internazionale sempre meno numerosa.

La presenza militare in Afghanistan e Iraq

Numero di soldati sul campo a secondo dello schieramento di appartenenza
Fonte: Brookings
200mila
I soldati americani impegnati nel 2009
90mila
Contingente medio tenuto dagli Stati Uniti in Iraq e Afghanistan in ogni anno dal 2001 al 2019
Mentre gli Stati Uniti concentravano uomini e soldi su Iraq e Afghanistan, la Cina diventava sempre più ingombrante fino a superare l’economia americana in termini di dimensioni del PIL (se considerato a parità di potere di acquisto).

A partire dall’entrata nell’Organizzazione Mondiale del Commercio, proprio nel 2001, il prodotto interno lordo cinese è cresciuto di 5 volte, quello statunitense è solo raddoppiato.

La competizione per la leadership economica globale

Quota del PIL globale
Pil Usa-Cina
Fonte: Banca Mondiale

L'attività di spionaggio della NSA

Numero di telefonate registrate
L'attività di spionaggio della NSA
Office of the Director of National Intelligence
Edward Snowden
La lotta al terrorismo non si giocava solo in Medio Oriente ma anche nello stesso territorio americano, dove per prevenire il rischio di nuovi attacchi, 45 giorni dopo l’11 settembre fu emanato il Patriot Act: un’estensione del potere di monitoraggio del governo USA sulle comunicazioni telefoniche e di posta elettronica, sui dati bancari e di credito dei propri cittadini.

Solo considerando il biennio 2016-2018, la NSA americana ha effettuato più di un miliardo di registrazioni di chiamate telefoniche.
Questo controllo capillare ha portato a un progressivo aumento del numero di individui accusati di terrorismo jihadista, per un totale di quasi 500 arresti a partire dal 2001.

Il picco negli anni di massimo potere dell’ISIS quando l’attentato alla maratona di Boston e quello di San Bernardino hanno di nuovo messo in evidenza la fragilità dell’America di fronte al terrorismo jihadista.

Il jihadismo negli Stati Uniti

Individui accusati di terrorismo jihadista negli USA
Il jihadismo negli Stati Uniti
480
Totale individui accusati di terrorismo jihadista dal 2001 a oggi
Fonte: New America

L'islamofobia post 9/11

Quota di crimini d'odio contro i musulmani su totale crimini d'odio per motivi religiosi
Quota di crimini d'odio contro i musulmani su totale crimini d'odio per motivi religiosi
Fonte: FBI
Gli arresti per jihadismo contribuirono ad alimentare la narrativa dello scontro tra civiltà, teorizzata nel 1993 dallo scienziato politico statunitense Samuel P. Huntington e tornata di moda nei discorsi del Presidente Bush nei mesi successivi l’11 settembre.

La guerra al terrorismo come guerra di ideologia e idee, per la libertà e la democrazia contro la tirannia e il dispotismo.

Non a caso, nei mesi successivi all’attentato al World Trade Center si nota un incremento dell’islamofobia negli Stati Uniti, riscontrabile anche negli anni del ritorno della minaccia jihadista ad opera dell’ISIS.
Per Afghanistan e Iraq questo ventennio di guerre non può che esser immediatamente associato alle sue vittime. Circa 47 mila i civili morti in Afghanistan, di poco inferiore al numero di talebani rimasti uccisi pari a 51 mila.

Prendendo in considerazione solo il 2020, il 43% delle vittime è costituito da donne e bambini.

Mentre molto più alto è il dato dell’Iraq con 200 mila civili caduti a partire dal 2003
208.600
Totale civili uccisi in Iraq
46.281
Totale civili uccisi in Afghanistan

Gli impatti della guerra sui civili

Numero di civili uccisi
Fonte: United Nations Assistance Mission in Afghanistan & Statista
Questi numeri non catturano però del tutto l’impatto del conflitto in Medio Oriente che oltre alle vittime ha causato una scia di distruzione capace di produrre quasi 5 milioni di sfollati nell’ultimo anno.

Bisogna poi aggiungere 2,6 milioni di rifugiati afghani nel mondo, di cui 2,2 milioni solo in Iran e Pakistan, e 250 mila profughi iracheni.

E i richiedenti asilo per una media annua vicina ai 150 mila nell’ultimo quinquennio per entrambi i paesi

Sfollati e richiedenti asilo

Milioni di persone costrette a lasciare la propria casa e migliaia di richiedenti asilo
Sfollati e richiedenti asilo
Fonte: Internal Displacement Monitoring Centre

Variazione del PIL nell'ultimo ventennio

Comparazione rispetto al PIL del 2002 = 100
Fonte: Banca Mondiale
Dal punto di vista economico per entrambi i paesi la crescita del PIL è stata netta: in Afghanistan il prodotto interno lordo è quasi triplicato rispetto al 2002 e in Iraq è quasi raddoppiato.

Nonostante questo miglioramento, l’Afghanistan resta uno dei paesi più poveri del mondo con quasi il 40% della popolazione che vive al di sotto della soglia di povertà e un reddito pro capite di poco superiore ai 500 dollari, l’undicesimo più basso a livello mondiale.

A confronto il dato dell’Iraq è 10 volte superiore, ma la percentuale di popolazione sotto la soglia di povertà resta superiore al 30%
Alla luce di questo profilo economico non sorprende come la mortalità sia generale che infantile sia elevatissima.

In Afghanistan il numero di neonati morti nel primo anno di vita si era dimezzato durante gli ultimi due decenni, ma nel 2021 il dato è subito tornato sopra la soglia dei 100, dando al paese il triste primato in questa classifica

Mortalità e mortalità infantile

Morti ogni 1000 persone e morti infantili ogni 1000 nati
Fonte: Banca Mondiale

Stato della democrazia in Iraq e Afghanistan

Posizione in classifica (169 paesi totali)
Stato della democrazia in Iraq e Afghanistan
Fonte: Economist Intelligence Unit
Decisamente peggiore è stata l’evoluzione dei due paesi se si considera la salute del loro sistema politico.

Almeno sulla carta, la missione americana prometteva di esportare la democrazia in Afghanistan e Iraq che però sono persino scesi di posizione nell’indice dedicato a questo tema dell’Economist.

Alle elezioni presidenziali in Afghanistan del 2014, tra accuse di corruzione e di frode e problemi tecnici nello spoglio, occorsero 6 mesi per dichiarare il vincitore.

In quelle successive del 2019 solo il 25% degli elettori si presentò alle urne. Scenari non dissimili da quello delle elezioni irachene del 2018
Mentre un miglioramento è riscontrabile negli indici sulla libertà di stampa e sul livello di corruzione percepita.

Specie in questo ultimo aspetto, Afghanistan e Iraq si sono allontanati dalle posizioni in fondo alla classifica che ricoprivano stabilmente tra il 2007 e il 2015.

Ma il clima di minacce reintrodotto a Kabul dai talebani promette di portare nuovi sviluppi negativi in questo senso

Libertà di stampa e percezione della corruzione

Posizioni di distanza dall'ultimo in classifica
Fonte: World Press e Transparency International

Tassi di alfabetizzazione per genere

% di donne e uomini over 15 con capacità di leggere e scrivere
Libertà di stampa e percezione della corruzione
Fonte: Brookings
Sarà poi importante verificare se e come nel nuovo emirato islamico le donne potranno continuare a studiare.

Durante l’occupazione americana il tasso di alfabetizzazione delle donne afghane è più che raddoppiato.

Anche in Iraq la dinamica è stata simile tanto che ora l’80% delle irachene over 15 è in grado di leggere e scrivere un testo
Credits:
Coordinamento: Luca Salvioli
Design director: Laura Cattaneo
Data visualization: Alice Calvi, Luca Galimberti
Sviluppo: Marina Caporlingua, Renato Zitti Pozzi
Grafici realizzati in Flourish Flourish
Immagini: Afp, Ansa, Ap, Reuters
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