icona mondoPaese
icona fialeDosaggio
icona geloConservazione
icona personeIndicazioni
Comirnaty - Pfizer-Biotech
icona mondo
Stati Uniti
icona fiale
2 dosi distanziate di 3 settimane
icona gelo
tra -25° e -15°C
icona persone
Over 16 anni

MECCANISMO D'AZIONE
Vaccino a RNA. Un frammento di RNA corrispondente alla proteina spike viene incapsulato in lipidi di dimensioni nanometriche e questo gli permette di entrare dentro le cellule, dove viene letto e tradotto in proteina. Quest’ultima è l’antigene contro cui monta la risposta immunitaria

EFFICACIA CONTRO VARIANTI
Comirnaty è attivo sulla variante cosiddetta inglese, è meno efficace sulla variante sudafricana B.1.351. La quantità di anticorpi prodotti contro di essa è 10,3 volte inferiore rispetto a quella che si ottiene contro il ceppo originario (motivo per cui l’azienda sta pensando a un richiamo specifico), mentre sembra mantenersi attivo contro quella brasiliana detta P.1.

STUDI SU SPECIFICHE FASCE DI POPOLAZIONE
È partito uno studio sulle donne in gravidanza e uno sugli over 85 greci. Sono in corso studi per valutare l’andamento degli anticorpi nel tempo nelle diverse età, per l’eventuale effetto sul liquido spermatico, nei pazienti con malattie epatiche e nei soggetti con immunocompromissione

EFFICACIA
95,0%
grafico efficacia
grafico efficacia
EFFICACIA CONTRO CASI GRAVI
100%
grafico efficacia casi gravi
grafico efficacia casi gravi
Moderna-NIAID
icona mondo
Stati Uniti
icona fiale
2 dosi distanziate di 4 settimane
icona gelo
30 giorni a +4°C, 6 mesi a -20°C
icona persone
Tutti i maggiorenni

MECCANISMO D'AZIONE
Vaccino a RNA. Un frammento di RNA corrispondente alla proteina spike viene incapsulato in lipidi di dimensioni nanometriche e questo gli permette di entrare dentro le cellule, dove viene letto e tradotto in proteina. Quest’ultima è l’antigene contro cui monta la risposta immunitaria

EFFICACIA CONTRO VARIANTI
Il vaccino è attivo sulla variante cosiddetta inglese, è meno efficace sulla variante sudafricana B.1.351. La quantità di anticorpi prodotti contro di essa è 12,4 volte inferiore rispetto a quella che si ottiene contro il ceppo originario

STUDI SU SPECIFICHE FASCE DI POPOLAZIONE
In corso studio su ragazzi di età compresa tra i 12 i 18 anni e uno di confronto tra over 65 e 18-45, nonché studio su variante sudafricana B.1.351

EFFICACIA
94,1%
grafico efficacia
grafico efficacia
EFFICACIA CONTRO CASI GRAVI
100%
grafico efficacia casi gravi
grafico efficacia casi gravi
AstraZeneca-Oxford-IRBM
icona mondo
Gran Bretagna, Svezia
icona fiale
2 dosi a distanza di 3 mesi
icona gelo
Stabile a 4°C per almeno 6 mesi
icona persone
Tutti i maggiorenni

MECCANISMO D'AZIONE
Vaccino a vettore virale (adenovirus). Un frammento di DNA corrispondente alla proteina spike viene inserito in un virus innocuo per l’uomo e opportunamente modificato. Il virus infetta le cellule umane e il DNA viene così letto e tradotto in proteina. Quest’ultima è l’antigene contro cui monta la risposta immunitaria

EFFICACIA CONTRO VARIANTI
Poco efficace contro la variante sudafricana (motivo per cui l’azienda sta lavorando a una versione specifica), mentre mantiene l’effetto contro quella inglese e contro quella brasiliana

STUDI SU SPECIFICHE FASCE DI POPOLAZIONE
È iniziato uno studio che combina questo vaccino con lo Sputnik russo. Si tratta di vaccini identici nella concezione, nei quali cambiano i vettori virali (lo Spuntik ne utilizza 2 diversi tra prima dose e richiamo). Si vuole verificare se mescolando ulteriormente i vettori la risposta possa essere superiore. Sono in corso uno studio sui pazienti con malattie epatiche meno gravi e uno su cirrotici

EFFICACIA
82,4%
grafico efficacia
grafico efficacia
EFFICACIA CONTRO CASI GRAVI
100%
grafico efficacia casi gravi
grafico efficacia casi gravi
Johnson&Johnson-Janssen-BARDA
icona mondo
Stati Uniti, Belgio
icona fiale
Una iniezione
icona gelo
2 anni a -20°C, 3 mesi a 2/8°C
icona persone
Tutti i maggiorenni

MECCANISMO D'AZIONE
Vaccino a vettore virale (adenovirus). Un frammento di DNA corrispondente alla proteina spike viene inserito in un virus innocuo per l’uomo e opportunamente modificato. Il virus infetta le cellule umane e il DNA viene così letto e tradotto in proteina. Quest’ultima è l’antigene contro cui monta la risposta immunitaria

EFFICACIA CONTRO VARIANTI
Inferiore contro le varianti sudafricana e brasiliana

STUDI SU SPECIFICHE FASCE DI POPOLAZIONE
L’azienda ha in corso uno studio sui bambini e ragazzi (12-17 anni), un altro sulle donne in gravidanza, uno su persone con specifiche comorbidità così come uno studio con due somministrazioni al posto di una sola

EFFICACIA
Usa
72,8%
grafico efficacia
grafico efficacia
Africa
64,0%
grafico efficacia
grafico efficacia
America Latina
61,0%
grafico efficacia
grafico efficacia
EFFICACIA CONTRO CASI GRAVI
100%
grafico efficacia casi gravi
grafico efficacia casi gravi
Novavax
icona mondo
Stati Uniti
icona fiale
Due dosi ad almeno 3 settimane di distanza
icona gelo
2-8°C
icona persone
Maggiorenni

MECCANISMO D'AZIONE
Vaccino tradizionale, proteico, cioè costituito dall’antigene, ovvero la proteina spike, già formato, più un adiuvante, in questo caso costituito da saponine. La tecnologia su cui si basano i vaccini proteici è consolidata da molti anni, ed è impiegata per vaccini somministrati ogni anno a milioni di persone quali quello contro l’epatite B, l’influenza o la pertosse.

EFFICACIA CONTRO VARIANTI
I dati più consistenti sono stati pubblicati a inizio febbraio sul New England Journal of Medicine, e riguardano circa 30.000 adulti (con più di 18 anni) vaccinati tra Messico e Stati Uniti nel 2021, nell’ambito delle fasi finali della sperimentazione clinica, in un confronto contro un placebo. Novavax ha mostrato di proteggere al 100% contro la malattia moderatamente grave e grave, e al 90% contro l’infezione, in entrambi i casi contro la variante in circolazione in quel momento, la alfa. Per quanto riguarda le altre varianti presenti, l’efficacia è risultata, in media, leggermente inferiore, ma comunque molto elevata, superiore al 92% (contro la delta, tuttavia, è circa dell’80%).

STUDI SU SPECIFICHE FASCE DI POPOLAZIONE
Sempre in febbraio l’azienda ha annunciato dati positivi sugli adolescenti, ottenuti su oltre 2.200 soggetti vaccinati negli Stati Uniti e studiati rispetto a un gruppo di controllo vaccinato con un placebo. Tra i 12 e i 17 anni, l’efficacia contro la variante delta (predominante nel momento dei test, cioè nella scorsa primavera) è risultata essere dell’82%. La risposta dei ragazzi rispetto a tutte le varianti, inoltre, è stata in media due-tre volte superiore rispetto a quella degli adulti. Il vaccino degli adolescenti sembra essere del tutto sicuro: non sono emerse criticità specifiche. L’azienda dovrebbe chiedere a breve l’autorizzazione anche per questa fascia d’età.