Nella cinquantesima settimana del 2024, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia è pari a 9,52 casi per mille assistiti, posizionandosi nella fascia di intensità bassa.
I casi stimati sono circa 562 mila. Rispetto alla settimana precedente, in cui l’incidenza è stata di 9,0, si è registrata una variazione di 0,52 pari a un aumento di circa 31 mila casi.
Il monitoraggio sull’influenza in Italia viene effettuato dall’Istituto Superiore di Sanità, che ogni venerdì pubblica il rapporto Influnet. Il grafico sottostante mostra l’incidenza delle sindromi influenzali dal 2009-10 a oggi.
La stagione 2023-2024 ha raggiunto il picco più alto pari a 18,45 nella cinquantaduesima settimana (mese di dicembre), superando l’incidenza di tutte le precedenti stagioni prese in esame.
Fino ad allora l'incidenza più elevata della serie storica, come evidente dal grafico, c'era stata all'inizio del 2023 quando aveva toccato i 15,72, per poi scendere. Complici le misure di contenimento per la diffusione del COVID e l’utilizzo delle mascherine, nel 2020-21 le sindromi influenzali sono state quasi assenti, mentre nel 2021-22 sono state comunque poco diffuse.
Il grafico seguente mostra l’intensità raggiunta nelle diverse regioni.
La Campania registra il valore più alto con 12,13.
Le regioni a livello basso sono Lombardia, Abruzzo, Piemonte, Emilia-Romagna, Liguria, Lazio, Marche, Sicilia, Puglia, Toscana, Umbria, Sardegna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia. A livello basale si trovano la Provincia autonoma di Bolzano, la Valle d'Aosta, il Molise e la Provincia autonoma di Trento.
Basilicata e Calabria non hanno attivato la sorveglianza. La regione Veneto ha registrato la minima variazione rispetto alla settimana precedente, con un aumento di soli 0,39 punti percentuali.
Al contrario, la regione Campania ha registrato la massima variazione, con un aumento di 3,25 punti percentuali.
Secondo i dati dell’ISS, la fascia di popolazione dei bambini in età pediatrica ha registrato l’incidenza più alta pari a 22,59. Per i bambini e i preadolescenti l’incidenza è stata di 9,89, per gli adolescenti e gli adulti di 9,87 e per gli anziani di 5,27.
Durante la cinquantesima settimana, sono stati segnalati 1.610 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete InfluNet di cui 82 sono risultati positivi al virus influenzale (A e B) e 445 per altri virus respiratori.
Nel complesso, dall’inizio della stagione, 250 campioni clinici sono risultati positivi al virus influenzale, prevalentemente di tipo A (204) rispetto al tipo B (46).