Nella quattordicesima settimana del 2025, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia è pari a 6,04 casi per mille assistiti, posizionandosi nella fascia di intensità bassa.
I casi stimati sono circa 356 mila. Rispetto alla settimana precedente, in cui l’incidenza è stata di 6,83, si è registrata una variazione di -0,79 pari a un calo di circa 47 mila casi.
Il monitoraggio sull’influenza in Italia viene effettuato dall’Istituto Superiore di Sanità, che ogni venerdì pubblica il rapporto Influnet. Il grafico sottostante mostra l’incidenza delle sindromi influenzali dal 2009-10 a oggi.
La stagione 2024-2025 ha raggiunto il secondo picco più alto pari a 17,43 nella quarta settimana, superato solo dall'incidenza della stagione 2023-2024 che aveva toccato i 18,45 nella cinquantaduesima settimana.
Complici le misure di contenimento per la diffusione del COVID e l’utilizzo delle mascherine, nel 2020-21 le sindromi influenzali sono state quasi assenti, mentre nel 2021-22 sono state comunque poco diffuse. Il grafico seguente mostra l’intensità raggiunta nelle diverse regioni.
L'Abruzzo registra il valore più alto con 8,27, tutte le altre regioni sono a livello basso o basale.
Non ci sono regioni a livello medio, alto o molto alto. La Basilicata e la Calabria non hanno attivato la sorveglianza.
La regione Piemonte ha registrato la minima variazione rispetto alla settimana precedente, con un aumento di soli 0,04 punti percentuali. Al contrario, l'Abruzzo ha registrato la massima variazione, con un calo di 4,53 punti percentuali.
Secondo i dati dell’ISS, la fascia di popolazione dei bambini in età pediatrica ha registrato l’incidenza più alta pari a 16,26. Per i bambini e i preadolescenti l’incidenza è stata di 6,92, per gli adolescenti e gli adulti di 5,97 e per gli anziani di 3,15.
Durante la quattordicesima settimana, sono stati segnalati 1.915 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete InfluNet di cui 178 sono risultati positivi al virus influenzale (A e B) e 634 per altri virus respiratori.
Nel complesso, dall’inizio della stagione, 13.458 campioni clinici sono risultati positivi al virus influenzale, prevalentemente di tipo A (8.995) rispetto al tipo B (4.463).