Infodemia da Coronavirus: l'informazione nell'emergenza Covid-19

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Infodemia

Cosa si intende per infodemia?

Il vocabolario Treccani riporta la definizione:

infodemia s. f. Circolazione di una quantità eccessiva di informazioni, talvolta non vagliate con accuratezza, che rendono difficile orientarsi su un determinato argomento per la difficoltà di individuare fonti affidabili.

L’aumento di notizie e informazioni sull’emergenza coronavirus ha sicuramente migliorato la prevenzione contro la pandemia, ma in ampie fasce della popolazione ha suscitato paura e confusione, ritardando le misure preventive del contagio.

L'importanza di restare informati

L’emergenza Covid-19 ha ridato centralità alle informazioni istituzionali e ai media tradizionali, con le piattaforme social trasformate in amplificatori di quelle fonti, da strumenti concorrenziali quali si proponevano da anni.

Il virus dell’infodemia

L’epidemia del virus ha avuto come parallelo l’epidemia di notizie poco accurate se non del tutto erronee sulla situazione sanitaria, con la diffusione di informazioni poco accurate, allarmiste o del tutto false. Notizie anche nocive, entrate come un virus nella mente delle persone, attivando l’area limbica dell’encefalo, provocando agitazione, panico e alterando gli atteggiamenti sociali.

Il rimbalzo dell'informazione

Di seguito abbiamo messo in relazione la diffusione delle news pubblicate a ridosso dell’emergenza, con le ricerche effettuate dagli utenti. Non per individuare rapporti di causa ed effetto ma per descrivere la concordanza temporale tra la pubblicazione massiva di informazioni con contenuti e parole come “paura”, “allarme”, “panico”, “allerta”, “psicosi”.

TREND NEWS CORONAVIRUS

COSA è STATO PUBBLICATO ONLINE

COSA è STATO CERCATO ONLINE

MASCHERINE
SUPERMERCATI
TRENITALIA

Il 24 Gennaio, la parola paura è apparsa 51.300 volte nelle news connesse alla parola chiave coronavirus.

Il 26 Gennaio, la parola paura è apparsa 64.800 volte nelle news connesse alla parola chiave coronavirus.

Il 27 Gennaio, la parola paura è apparsa 71.400 volte nelle news connesse alla parola chiave coronavirus.

Il 29 Gennaio, la parola paura è apparsa 50.500 volte nelle news connesse alla parola chiave coronavirus.

Il 31 Gennaio, la parola mascherina è stata cercata su Google il 38% delle volte in più del giorno precedente

Tra i segmenti di prodotto che continuano a risentire dell’emotività prodotta dall’emergenza epidemica c’è quello delle mascherine. La vendita delle mascherine ha iniziato a crescere in maniera importante nella settimana del 20 Gennaio (+ 325% rispetto alle settimane precedenti).

Il 3 Febbraio, la parola paura è apparsa 126.000 volte nelle news connesse alla parola chiave coronavirus.

Il 24 Febbraio, la parola paura è apparsa 119.000 volte nelle news connesse alla parola chiave coronavirus.

Il 2 Marzo, la parola paura è apparsa 11.000 volte nelle news connesse alla parola chiave coronavirus.

Il 7 Marzo, la parola paura è apparsa 34.100 volte nelle news connesse alla parola chiave coronavirus.

L' 8 Marzo, la parola trenitalia è stata cercata su Google l' 11% delle volte in più del giorno precedente

Milano, sabato 7 marzo. Nel tardo pomeriggio iniziano a trapelare bozze di un decreto del governo che prevede il divieto di uscire dalla propria regione. In serata sono segnalate centinaia di persone alla stazione Garibaldi di Milano, che provano a salire sul treno della notte per Salerno.

Il 9 Marzo, la parola paura è apparsa 19.200 volte nelle news connesse alla parola chiave coronavirus.

Il 10 Marzo, la parola supermercati è stata cercata su Google il 18% delle volte in più del giorno precedente

Nonostante gli appelli di sindaci e le rassicurazioni delle catene di grande distribuzione sugli approvvigionamenti, i supermercati vengono presi d’assalto a Milano, nel lodigiano e nel piacentino. Lunghe code, scaffali vuoti, litigi e risse. Restano desolatamente soli sugli scaffali alcuni pacchi di penne lisce.

Il 16 Marzo, la parola paura è apparsa 36.300 volte nelle news connesse alla parola chiave coronavirus.

Il 23 Marzo, la parola paura è apparsa 15.600 volte nelle news connesse alla parola chiave coronavirus.

Il 30 Marzo, la parola paura è apparsa 15.200 volte nelle news connesse alla parola chiave coronavirus.

Il 6 Aprile, la parola paura è apparsa 31.800 volte nelle news connesse alla parola chiave coronavirus.

Il 13 Aprile, la parola paura è apparsa 5.910 volte nelle news connesse alla parola chiave coronavirus.

Vendita mascherine e igienizzanti mani

Mascherine Igienizzanti mani *valori in milioni di euro

Gli igienizzanti mani hanno registrato un picco di vendite nella settimana del 27 Gennaio (+327,5% rispetto alla settimana precedente). Nei sette giorni tra il 6 e il 12 aprile i dispositivi per la protezione di naso e bocca hanno fatto registrare un’improvvisa e vertiginosa impennata dei consumi, anche per una rinnovata disponibilità di questi articoli sugli scaffali di diverse farmacie: +11% per valore, con un giro d’affari che sfiora i 4,7 milioni di euro in una sola settimana. Nello stesso periodo in forte calo invece gli acquisti di igienizzati per mani, che perdono il 20% rispetto ai sette giorni precedenti e generano in farmacia un giro d’affari di 2,6 milioni.

La diffusione delle notizie su Twitter

Per monitorare la diffusione delle notizie chiave sulla pandemia coronavirus, abbiamo monitorato le parole sui social, analizzandone la diffusione in particolare su Twitter. Sono stati presi in esame gli hashtag, ossia il modo più comune di condividere argomenti attraverso parole chiave. Eccone l’effetto

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Infodemia

Informare e relazionarsi con consapevolezza oggettiva nella sfera informativa è una responsabilità di dovere civico.

Progetto degli studenti del lab. di design dei sistemi del corso di laurea magistrale in design della Università degli studi della Repubblica di San Marino, con la supervisione editoriale del Sole 24 Ore

Design e sviluppo: Fabrizio De Donatis, M. Gabriella Milinci e Barbara Sabato
Docente: Matteo Moretti