Trova il tuo comune

Pnrr asili nido,
la mappa dei cantieri

Pnrr asili nido,
la mappa
dei cantieri

Fino a 2.550 progetti per la realizzazione (o il recupero) di asili nido sul territorio nazionale: al via i primi cantieri ma sarà necessario monitorare lo stato di avanzamento dei lavori. Sotto l’ombrello del Pnrr verranno finanziati 150mila nuovi posti entro la fine del 2025.
100 100 100 100
GIORNI AL 31 DICEMBRE 2025
Obiettivo Ue da raggiungere: 150.480 nuovi posti nido e infanzia
100 100 100 100
TOTALE PROGETTI
Per ciascuno è possibile
partecipare al monitoraggio
100 100 100 100
SOGGETTI ATTUATORI
Numero di comuni
e unioni di comuni

AGGIORNAMENTO

7 marzo 2024

di Michela Finizio

L’obiettivo del Pnrr per gli asili nido scende a 150mila nuovi posti da creare entro la fine del 2025, con un taglio netto rispetto ai 264mila inizialmente previsti dal piano finanziato con il Next Generation Eu.

La rimodulazione delle risorse decisa dal Governo Meloni, l’incremento dei costi e le carenze esecutive degli uffici stanno mettendo in difficoltà gli enti locali alle prese con i progetti ammessi al finanziamento, tanto da spingere alcuni - i più piccoli - a rinunciare ai fondi assegnati.

Il Sole 24 Ore – in collaborazione con Monithon, iniziativa civica di monitoraggio dei fondi pubblici, - seguirà il percorso verso l’attuazione di questa misura, forse il capitolo più “famoso” del Pnrr, fino alla fine del 2025, quando l’Italia dovrà essere in grado di raggiungere il target di copertura (rapporto posti disponibili/bambini 0-2 anni) del 33% sull’intero territorio nazionale, come richiesto a livello europeo e dai Lep (livelli essenziali delle prestazioni) fissati con la legge di Bilancio 2022. Al 31 dicembre 2020, secondo gli ultimi dati Istat, in Italia erano attivi solo 350.670 posti negli asili nido, di cui circa la metà (49%) all’interno di strutture pubbliche, a fronte di 653.487 bambini residenti tra 0 e 2 anni.

Cerca i cantieri finanziati
Su mappa oppure selezionando i campi, è possibile conoscere i progetti attivi per Regione, provincia e Comune (data di osservazione su Regis al 4 dicembre 2023)
Cerca i cantieri finanziati
Su mappa oppure selezionando i campi, è possibile conoscere i progetti attivi per Regione, provincia e Comune (data di osservazione su Regis al 4 dicembre 2023)
Regione
Provincia
Comune
Visualizza solo i comuni che hanno ottenuto il finanziamento
Comune Provincia Regione Numero
progetti
Finanziamento
totale
Indice di
copertura
scheda
{{ pagina }} di {{ pagine }} / {{ faiNumero(righe.length, 0)}}
-

Il capitolo Pnrr e la mappa dei cantieri

In un paese che lotta contro la denatalità e la disoccupazione femminile, costruire (o ristrutturare) spazi per la prima infanzia per creare nuovi posti rappresenta un nodo cruciale. Lo scarso tasso di copertura degli asili nido rispetto agli obiettivi europei – soprattutto nel Mezzogiorno – rappresenta infatti uno dei più gravi ritardi strutturali nei servizi e nelle politiche per la famiglia.

Questa pagina web dedicata alla “missione asili nido” resterà attiva fino alla fine del Pnrr, dedicata agli oltre 2.500 progetti attualmente finanziati e mappati. Comune per comune, è possibile conoscere gli interventi e attivare il monitoraggio dei cantieri avviati nei quartieri della vostra città, rispondendo ad un semplice questionario online, in collaborazione con Monithon.

Così l’attuazione di uno dei capitoli più “famosi” del Pnrr verrà monitorata, progetto per progetto, utilizzando la piattaforma Monithon per raccogliere informazioni e valutarne lo stato di avanzamento dell’intera operazione. L’esito di questa attività di monitoraggio verrà comunicato all’interno di questa pagina.

La mappatura dei progetti finanziati deriva dagli open data pubblicati sul sito di Italiadomani.gov.it sull’universo dei progetti attivati finanziati dal Pnrr identificati sulla piattaforma Regis ed è stata aggiornata al 4 dicembre 2023. La piattaforma messa a punto dalla Ragioneria di Stato per monitorare i finanziamenti europei, alimentata dai singoli enti, rileva il codice identificativo del progetto, la tipologia di intervento, la sua localizzazione e il finanziamento ammesso.

separatore sezioni

I primi bandi e la rimodulazione

I primi bandi da 4,6 miliardi di euro, chiusi tra il 2021 e il 2022, hanno ammesso al finanziamento un primo gruppo di interventi: allo stato attuale sono previsti 2.550 cantieri, in circa 2mila Comuni italiani, per un importo medio pari a 1,36 milioni di euro ciascuno. Alcuni di questi interventi sono nuove realizzazioni, ampliamenti ed anche riqualificazioni (ad esempio tramite demolizione e ricostruzione) di asili nido già esistenti. Tutti prevedono la creazione di nuovi posti.

Un pacchetto di questi progetti, però, per un totale di circa 100mila nuovi posti da realizzare, è uscito dall’ombrello del Pnrr e verrà coperto con altri fonti di investimento. A giugno 2023, infatti, è stata rivista l’intera operazione asili nido nell’ambito del Pnrr, inserita all’interno della Missione 4 del Pnrr, dopo che la Commissione europea ha considerato inammissibili spese correnti e di gestione autorizzate per una cifra complessiva pari a 900 milioni di euro: all’aumento generale dei costi infatti si è aggiunto il mancato riconoscimento dei progetti ammessi al finanziamento che prevedono il restauro di strutture già esistenti.

Per approfondire
di Manuela Perrone e Gianni Trovati
Italia/Attualità
di Manuela Perrone e Gianni Trovati
di Manuela Perrone e Gianni Trovati
di Manuela Perrone e Gianni Trovati
di Claudio Tucci
di Manuela Perrone e Gianni Trovati
di Manuela Perrone e Gianni Trovati
separatore sezioni

Il nodo delle risorse e l’ombrello del Pnrr

La rimodulazione del Pnrr firmata dal ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, ha dunque dovuto trovare una quadra: da una parte è stata definita una «riduzione parziale» del finanziamento previsto tramite il Pnrr; dall’altra il taglio «sarà comunque recuperato mediante nuovi avvisi e decreti di riparto, tuttora in corso, per continuare a investire in questo settore strategico», si legge nell’ultima relazione semestrale stesa dal Governo sullo stato di attuazione del piano.

In pratica il target finale della missione M4C1-18, quella sugli asili nido - diventata uno dei capitoli più famosi ed emblematici del programma italiano di finanziamenti europei - da realizzare entro il secondo trimestre del 2026, scende così a 150.480 nuovi posti: sono questi quelli che andranno rendicontati a Bruxelles con le modalità e le tempistiche previste dal piano.

Nel contempo il Governo ha più volte rassicurato che i progetti “usciti” dal piano - per un controvalore complessivo di 900 milioni di euro - troveranno comunque copertura con ulteriori risorse. E che per il raggiungimento del target previsto dal Pnrr a breve verrà emanato un nuovo avviso da 700 milioni dal ministero dell’Istruzione e del merito (Mim) per la realizzazione di ulteriori 25mila nuovi posti. Le risorse saranno assegnate per riparto ai Comuni che non hanno ancora raggiunto il target del 33% di copertura (posti/bambini 0-2 residenti) fissato dall’Unione europea.

La riformulazione della milestone, dunque, permetterà di pubblicare ulteriori avvisi a valere sulle risorse Pnrr per conseguire l’obiettivo entro il 2026. Ma sarà compito del prossimo decreto Pnrr (in queste ore in discussione) definire le coperture mancanti. Nel frattempo, per agire nell’immediato, alla fine dello scorso anno attraverso il decreto Caivano sono state dirottate a questa missione risorse per 530 milioni di euro «al fine di attivare interventi aggiuntivi, finalizzati all’incremento dei posti»: queste risorse sono state recuperate da altri fondi nazionali destinati all’edilizia scolastica o tra le residue di vecchi piani ministeriali (uno tra tutti, il Piano Scuola digitale della riforma della Buona scuola del 2015).

Il prossimo decreto Pnrr potrebbe accrescere la dote per gli asili di altri 200 milioni ma proprio la sua approvazione sta accendendo le polemiche: la nuova normativa dovrà definire una volta per tutte le coperture alternative dei progetti usciti dall’ombrello del Pnrr e, in attesa di una nuova architettura delle coperture, manca una fonte di finanziamento certa.

separatore sezioni

L’esito del primo maxi bando

Per asili nido e scuole per l’infanzia finora sono stati messi a bando 4,6 miliardi. Una parte finanzia progetti già in essere precedenti al Pnrr (700 milioni), un’altra le spese di gestione (900 milioni). La quota più cospicua è stata invece assegnata attraverso un nuovo bando da 3 miliardi di euro, di cui 2,4 destinati agli asili nido e i restanti 600 milioni per le scuole dell’infanzia: le informazioni relative ai progetti finanziati con quest’ultimo bando sono state incrociate con quelle contenute nelle graduatorie definitive pubblicate dal Miur (decreto direttoriale n. 110/2022).

L’analisi del Sole 24 Ore si è concentrata soprattutto sull’esito di quest’ultimo bando, più corposo: dall’analisi delle graduatorie definitive emerge la distribuzione territoriale dei 1.876 progetti ammessi, il rapporto delle risorse stanziate con l’attuale indice di copertura degli asili nido esistenti e l’impatto di questi progetti nei territori dove pesa di più l’inverno demografico.

La timeline del bando da 2,4 miliardi

Le tappe del maxi finanziamento per gli asili nido, dal decreto di riparto delle risorse alle proroghe dei bandi pubblicati, fino alle scadenze di oggi
02 dic
28 feb
03 mar
31 mar
14 apr
15 apr
31 mag
16 ago
08 set
26 ott
nov
dic
30 giu
31 dic
2021
02 dicembre
Decreto ripartizione risorse e apertura del Bando pubblico per la selezione di nidi e scuole infanzia
3 miliardi di euro
risorse totali
icona
2022
28 febbraio
Scadenza del Bando:
  • per i nidi arrivate richieste per 1,2 miliardi su 2,4 totali;
  • per le scuole dell'infanzia 2,1 miliardisu 600 milioni
icona
2022
03 marzo
Prima proroga dei termini al 31 marzo 2022, solo per nidi
icona
2022
31 marzo
Seconda proroga al 1° aprile 2022, solo per nidi.
Esito: le richieste salgono a 2 mld su 2,4 disponibili, +76% di domande, ma ancora debole la richiesta al Sud
icona
2022
14 aprile
Nuovo decreto per ricollocare 400 mln residui. In particolare previsto:
  • incremento risorse poli per l’infanzia
  • bando specificoper il mezzogiorno
icona
2022
15 aprile
Riapertura del Bando per il Mezzogiorno
icona
2022
31 maggio
Termine ultimo per la presentazione delle domande per il Bando Mezzogiorno.
Esito: utilizzo completo risorse 81 mln richieste su 70 mln
icona
2022
16 agosto
Prima pubblicazione graduatorie
icona
2022
08 settembre
Decreto direttoriale 57/2022 approvazione graduatorie. Stanziamento aggiuntivo di 108,7 mln euro da parte del Ministero per finanziare progetti pari merito - l'investimento finale sale a 3,1 mld di euro
icona
2022
26 ottobre
Decreto direttoriale 74/2022 di scioglimento delle riserve
icona
2022
novembre
Pubblicazione graduatorie aggiornate
icona
2022
dicembre
Pubblicazione graduatorie definitive
icona
2023
30 giugno
Termine per aggiudicarsi i contratti - avvio dei cantieri
icona
2024/2025
Esecuzione lavori
icona
2025
31 dicembre
Obiettivo Ue da raggiungere: 264.480 nuovi posti nido e infanzia
264.480
nuovi posti nido + infanzia
icona

Analizzando i progetti ammessi, oltre metà delle risorse andranno a Comuni del Mezzogiorno, in linea con quanto previsto dal bando. In termini assoluti sono gli enti locali nelle province di Bari, Napoli, Cosenza e Salerno a incassare di più, aggiudicandosi il 14,3% dei finanziamenti.

Al contrario, le province che riceveranno meno fondi sono Gorizia e Prato. Qui l’indice di copertura degli asili nido (cioè i posti disponibili ogni 100 bambini sotto i 3 anni, inclusi quelli in strutture private) ha già raggiunto il target del 33% previsto per il 2027, come livello essenziale della prestazione fissato dal Governo Draghi.

Più in generale il 15% dei finanziamenti ammessi andrà a territori dove questo indice di copertura già supera in media il 33%, un obiettivo che questi territori sperano di alzare ulteriormente raggiungendo il 45% raccomandato dal Consiglio europeo entro il 2030. Solo il 30% delle risorse, invece, andrà dove oggi si contano meno di 10 posti disponibili negli asili nido ogni 100 bambini residenti con meno di tre anni.

Quella degli asili nido, infine, diventa una sfida contro il declino demografico: il 36% delle risorse assegnate andrà a territori dove le previsioni demografiche Istat stimano un calo della popolazione infantile superiore al 10 per cento. Tra questi c’è Isernia: la provincia detiene il record negativo italiano nel tasso di natalità e soffre da anni lo spopolamento: qui dal Piano asili nido arriveranno fino a 10mila euro per ogni bambino potenzialmente interessato.

Torna all'indice