




Quando pensiamo alla nightlife, immaginiamo strade affollate, locali pieni e musica fino all’alba.
Ma è davvero solo questo che rende una città il posto perfetto per trascorrere il sabato sera?
La qualità della vita notturna non dipende soltanto dalla quantità di movida, ma da un insieme di fattori che possono fare la differenza tra una serata memorabile e un’esperienza frustrante.
Riuscire a muoversi facilmente con i mezzi pubblici quando cala il sipario, trovare un taxi senza spendere una fortuna, godere di strade ben illuminate che trasmettono sicurezza, avere una vasta offerta di locali ben recensiti e, soprattutto, avere accesso a grandi eventi che rendano speciale ogni weekend: tutto questo contribuisce a definire la città ideale per la notte.
Ecco perché abbiamo analizzato
14 città metropolitane considerando: trasporti notturni, illuminazione e tasso incidenti stradali, quantità e qualità dei locali, e grandi eventi cittadini





La top 3
Firenze
Torino
Bologna
A Firenze si trovano i locali più frequentati ad un prezzo molto vantaggioso.
In quest’ultimo anno, in proporzione ai suoi abitanti, Firenze ha anche ospitato il maggior numero di grandi eventi di sabato sera.
Torino è al primo posto per sicurezza e trasporti, ma perde posizioni per il basso numero di eventi e la qualità dei locali.
Torino eccelle per l’organizzazione pubblica della movida (trasporti, illuminazione, sicurezza...), ma viene penalizzata dalla debole offerta di locali.
A Bologna non manca niente: locali, trasporti e grandi eventi sono tra i migliori d’Italia anche se di poco non conquistano il podio nelle singole classifiche





Locali
notturni

Qualità o quantità?
Quando si parla di nightlife, non basta avere una lunga lista di locali: la qualità dell’offerta fa la differenza.
La classifica delle città metropolitane italiane rivela che FIRENZE domina la scena con il miglior punteggio medio, seguita da CAGLIARI e BOLOGNA.
Nel complesso, la densità dei locali notturni rispetto alla popolazione varia notevolmente: CAGLIARI e FIRENZE si distinguono con oltre 2,4 locali ogni 10.000 abitanti, mentre Roma chiude la classifica con 0,4 locali ogni 10.000 abitanti.
L’alto tasso di recensioni eccellenti posizionano Catania e Cagliari rispettivamente al primo e secondo posto per ottima qualità percepita dai consumatori dei locali notturni.
Entrambe le città registrano numeri molto bassi di eventi di grande richiamo, segnalando una carenza rispetto ai principali centri italiani.
Ma il divario si fa estremo guardando ai parametri della sicurezza: Cagliari è la seconda città più sicura mentre Catania è ultima in classifica.
Quando si pensa alla nightlife italiana, Milano è la prima città che viene in mente: locali esclusivi, club alla moda e una reputazione da capitale del divertimento. Eppure, i dati raccontano una storia diversa.
Milano offre moltissimo in termini di locali e grandi eventi, ma ponderandoli per il numero di abitanti la città sprofonda in fondo alle classifiche. Anche la percezione soggettiva dei fruitori della movida milanese è negativa, segnalando una bassa qualità dell’offerta o un pubblico di riferimento più esigente.
Infine, il costo della nightlife milanese risulta il più caro d’Italia: una serata nella capitale lombarda comporta mediamente una spesa di 20 euro. Bologna conquista il primo posto con 12,9 euro di spesa media.
Trasporto
pubblico
Solo la metà delle città metropolitane offre linee pubbliche notturne, e sono tutte al Nord Italia.
Torino è in testa con la sua linea metropolitana aperta fino alle 2 del mattino e alle sue 4 linee di autobus notturni.
Una relazione
complicata
Le città del Mezzogiorno presentano mediamente più carenze e meno capillarità, costringendo quindi i nightlivers a muoversi con mezzi propri o tramite servizio taxi.
Al sud la tariffa media di una corsa notturna 5km/5min ha un prezzo medio più basso. Il tariffario più economico di tutti resta quello di Bari.
Sicurezza delle strade
Maglia nera per Catania e Firenze sugli incidenti stradali notturni ogni mille abitanti.
Primo posto per Cagliari
Serate al buio
Milano e Torino le città più illuminate, con Napoli terza. Tutte le altre città sono molto lontane dal podio.
NOTA METODOLOGICA
L’indagine sul miglior sabato sera d’Italia prende in esame le 14 città metropolitane della penisola impostando la classifica su 4 parametri: locali, trasporti, sicurezza ed eventi. Per ogni parametro, costruito tenendo in considerazione due o più aspetti relativi al fenomeno, è stata stilata una classifica attribuendo alle città un punteggio graduale da 0 a 1000 (0 per la città con il valore più basso, 1000 per la città con il valore più alto). La classifica finale è data dalla media aritmetica delle posizioni guadagnate dalle singole città nelle 4 classifiche parziali.
Le categorie e le fonti
Ognuna delle 4 categorie di valutazione tiene conto di molteplici aspetti relativi al settore, traendo dati da fonti differenti:
Locali:
1) Quantità di locali in rapporto al numero di abitanti (ISTAT – Google)
2) Qualità dei locali (recensioni degli utenti su Google)
3) Tasso di frequentazione (numero di recensioni su Google)
4) Costo medio (Google reviews)
Trasporti:
1) Ultima copertura notturna di metro e autobus giornalieri di sabato sera (agenzie di trasporto pubblico cittadino)
2) Numero di linee di autobus notturni in rapporto alla superficie cittadina (agenzie di trasporto pubblico cittadino – ISTAT)
3) Costo medio di una corsa taxi per una persona e per una tratta indicativa di 5km di sabato sera (tariffari taxi comunali)
Sicurezza:
1) Illuminazione: numero di punti luce per kmq (ISTAT)
2) Numero di incidenti stradali annuali, su strada urbana, nella fascia oraria 22:00 – 06:00. Dato messo in rapporto alla
popolazione (ISTAT)
Eventi:
1) Numero di grandi eventi in programma in rapporto agli abitanti (TicketOne – ISTAT)