Anche internet inquina
Ti dicono dell'impatto ambientale positivo dell'abbandono della carta, ma nessuno ti dice il vantaggio di spegnere la videocamera o ridurre la qualità dello streaming. Quindi, senza il tuo consenso, queste piattaforme stanno aumentando il tuo impatto ambientale. - Kaveh Madani
Computer, dispositivi elettronici e infrastrutture digitali consumano quantità sempre maggiori di elettricità. L’energia elettrica, se non proviene da fonti rinnovabili, produce emissioni di gas serra.
Nel 2008 le tecnologie digitali
utilizzate nelle trasmissione, ricezione ed elaborazione di dati e informazioni (ICT) hanno contribuito per il 2% alle emissioni globali di CO2. Nel 2020 sono arrivate al 3,7% e raggiungeranno l’8,5% nel 2025, l’equivalente delle emissioni di
tutti i veicoli leggeri in circolazione. Lo studio «Assessing ICT global emissions footprint», addirittura ipotizza che nel 2040 l’impatto del digitale arriverà al 14%.
Quanto inquinano i servizi che usiamo quotidianamente
Per comprendere il peso effettivo dei consumi elettrici del digitale, partiamo dal nostro quotidiano domestico. Un forno elettrico convenzionale da 2000W usato alla massima potenza per 3 minuti consuma 0,1 kWh. Un frigorifero con freezer in
classe C + in un anno consuma 150kWh -190kWh.
Ricaricare lo smartphone consuma 4kWh l’anno. Questi consumi, quantificati nelle bollette, sono sotto il nostro controllo diretto. Il problema è che i dispositivi digitali connessi su Internet
producono dei consumi al di là del nostro contatore elettrico.
Quella che noi paghiamo è solo l’energia consumata dallo smartphone, il dispositivo cardine del business digitale, che è basato sulla creazione incessante di nuovi dati
prodotti dagli utenti finali. I consumi elettrici di queste attività dipendono dal tempo e soprattutto dal tipo di utilizzo. Questo succede quando utilizziamo il nostro device per attività ludiche come il giocare online in streaming (2000 kwh
ogni 10 minuti) o per la produzione di criptovalute (mining), dove l’energia consumata per ottenere un solo bitcoin è pari a quella usata in due anni da una famiglia americana media.
Il colosso di Apple conta di azzerare la sua intera carbon footprint nei prossimi 20 anni
Verso un internet più sostenibile
Tutto il traffico immateriale che viaggia su internet, formato da dati che sono stati acquisiti, immagazzinati, elaborati in qualche Data Center che consuma enormi quantità di energia elettrica, è di gran lunga
superiore a quella che siamo abituati a considerare.
La trasformazione digitale è sempre stata considerata un mezzo per ridurre il consumo di energia. Ma è arrivato il momento di chiedersi se sia effettivamente così. E per rispondere a
questa domanda devono essere presi in considerazione una molteplicità di fattori.
Quanto siamo effettivamente complici dell’inquinamento prodotto da internet? Chi si sta muovendo nei confronti di questo tema? Qual è il futuro del settore
ICT? Come si potrebbe ridurre effettivamente questo consumo immateriale per arrivare a delle tecnologie più green?
Buone pratiche
Buone pratiche
Spegni internet quando non lo usi
Evita di inviare allegati troppo pesanti
Non addormentarti con Netflix aperto
Informati su quali server utilizzano fonti rinnovabili
Ricordati di chiudere le finestre del browser
Controlla quanto inquina il tuo sito.