La più somigliante fra i figli a Silvio Berlusconi - è prima di tutto una sopravvissuta. E’ il simbolo di una delle poche dinastie italiane create da un imprenditore demiurgo che non siano state disarticolate oggettivamente, livellate geometricamente, minimizzate umanamente dalla forza spaventosa e dalla personalità strabordante del fondatore.
Una forza spaventosa e una personalità strabordante non soltanto negli affari, tanto che dagli affari tutta questa energia si è trasfusa nella politica e nella vita pubblica. Ma, anche, nell’intimità del perimetro dell’immaginario e della costruzione di sé e del senso delle cose. Perché il vitalismo del padre – espresso secondo i canoni di un italiano nato prima della Seconda guerra mondiale e diventato adulto durante il Boom economico – ha sempre avuto una idea (e una pratica) delle donne, appunto, da anni Trenta e da anni Cinquanta.
Per tutte queste ragioni Marina – con il suo percorso classico da manager nelle aziende di famiglia – è, al di là della sua posizione da capoazienda ormai da anni di un pezzo significativo dell’universo economico berlusconiano, una persona – prima che una Ceo - solida e non annichilita da un padre di simile peso, scabrosità e preponderanza.
di Paolo Bricco
“Ragazzi, da stasera, da domani noi facciamo un click e torniamo a essere un’azienda viva, piena di energia e forza”. Era commosso Pier Silvio Berlusconi davanti ai dipendenti Mediaset, raccolti nello Studio 20 a Cologno Monzese subito dopo il funerale del padre. Cinquantaquattro anni, figlio del primo matrimonio con Carla Dall’Oglio, due anni in meno della sorella Marina, è a lui che si guarda per i destini di Mediaset, ora Mfe, di cui è vicepresidente esecutivo e ad.
A 21 anni è già padre di Lucrezia Vittoria, nata da una relazione con la ex modella Emanuela Mussida. E a 52 anni è nonno. Dal 2002 è legato a Silvia Toffanin, da cui ha avuto altri due figli. E per vivere la scelta è caduta sulla Liguria: Portofino, lontano da riflettori e social. La Tv è stata comunque sempre la passione di Pier Silvio (che conta anche un’ospitata a Drive In).
Negli anni ha unito poi quella per l’attività fisica. Che ha portato in dote un fisico palestrato e, qualche tempo fa, anche una copertina di Men’s Health con i suoi consigli per la palestra. Dopo il liceo classico ha studiato filosofia, ma non ha terminato gli studi. Negli anni, dopo una lunga carriera interna, si è trasformato nel baluardo di Mediaset, anche contro gli attacchi. Ultimo quello di Vivendi nel 2016. Che Pier Silvio non ha mai perdonato, essendo arrivato in concomitanza con i guai al cuore del papà.
di Andrea Biondi
Prima figlia di Silvio Berlusconi e della seconda moglie Veronica Lario, Barbara Berlusconi è nata a Arlesheim (Svizzera), come tutti i figli di Veronica Lario, nel 1984. Il padre decise fin da subito di segnare il suo cammino con una scelta più politica che personale nell’individuare il padrino di battesimo, che fu Bettino Craxi, allora presidente del consiglio.
Barbara Berlusconi si forma, poi, presso il Collegio Villoresi San Giuseppe di Monza, dove si diploma al liceo classico nel 2003. Nel settembre dello stesso anno il suo debutto in finanza: entra a far parte del Cda Fininvest. Dopo la laurea triennale in filosofia con 110 e lode nel 2010 all'Università Vita-Salute San Raffaele, entra invece nel board di Ac Milan, di cui diventa vicepresidente e ad con delega alle funzioni sociali non sportive. In quegli anni si lega sentimentalmente al calciatore brasiliano Alexandre Pato.
Da altre due relazioni nascono i suoi cinque figli: Alessandro (2007) ed Edoardo (2009), avuti da Giorgio Valaguzza; Leone (2016), Francesco Amos (2018) ed Ettore Quinto (2021) avuti dall'attuale compagno Lorenzo Guerrieri. È anche ad della holding Quattordicesima, che detiene la quota del 21,41% di Fininvest ed è partecipata pariteticamente dai tre figli di Veronica Lario.
di Monica D’Ascenzo
Seconda figlia di Silvio Berlusconi e Veronica Lario, Eleonora è una Millennial tendenza intimista. Un’anima da artista che, più per far piacere alla famiglia che per passione, a 18 anni se ne andò a New York per studiare economia alla St.John University.
Anni dopo, al momento della laurea, per la foto ricordo arrivò anche il padre e del resto negli anni americani Eleonora e il Cavaliere si sentivano spesso al telefono. Raccontava lei: “mi chiama e comincia sempre con la stessa domanda “Che si dice oggi in America?”. C’era Eleonora accanto a lui a Cleveland quando, nel 2006 , Berlusconi subì un intervento al cuore.
Laurea in economia, dunque, ma la Millennial Eleonora avrebbe voluto dedicarsi alla musica. Ha studiato arpa ed è, dicono, una brava arpista. Ha una bella voce ma suo padre doveva insistere molto per farla cantare, nelle serate d’estate a Villa Certosa. Eleonora detesta esibirsi.
Con la sorella Marina condivide l’amore per gli animali: cani, cavalli ma ha pure, dicono, posseduto per qualche tempo un serpente. E, come tutti nella famiglia Berlusconi, subisce il fascino del bello. Anni fa, per dire, ha scoperto una passione per la gemmologia e a Londra, allieva di istituto molto stimato nel settore, si è diplomata gemmologa.
Arpista, appassionata di cavalli e di pietre preziose, Eleonora ha avuto tre figli dal compagno Guy Binns, l’ex modello dal quale si è separata un paio di anni fa. Con lui ha vissuto anche all’estero: Londra, poi un periodo in Australia e infine il ritorno in Brianza.
I viaggi, la musica, la scelta di una vita appartata la avvicinano molto allo stile della madre Veronica. Ma per i suoi tre figli, Riccardo, Flora e Artemisia (tutti trilingue: italiano, inglese e tedesco), non ha voluto la scuola Steineriana.
di Maria Latella
L’ultimogenito. Per alcuni il “predestinato”: nome del nonno; segretaria la stessa Marinella che ha vissuto tutta l’ascesa professionale del padre; casa a Milano, in via Rovani nella prima villa di famiglia; propensione per la finanza e il business. Nato nel 1988 ad Arlesheim, come gli altri due figli di Silvio Berlusconi e Veronica Lario, dopo la maturità ha ottenuto la laurea in Economia alla Università Bocconi, master a Londra in Jp Morgan, stage alla Sartor di Matteo Arpe, a 19 anni entra a far parte del Cda di Mediolanum.
Si capisce subito che il business è la sua cup of tea. Dal 2014 è presidente del Cda della holding Quattordicesima con all’interno le quote in Fininvest (di cui è consigliere) appartenenti ai tre figli di Veronica Lario. La holding investe in venture capital e private equity. Il comune denominatore è l’innovazione: Bending Spoons (creatrice della app Immuni) o anche Young platform (crypto) o un affare che, secondo ricostruzioni, non avrebbe incontrato il favore del padre: completato la scalata della piattaforma societaria che gestisce “Grindr”, la nota app per incontri gay.
Molto religioso, amante della privacy, passione per il Milan (altro segnale) è sposato con Federica Fumagalli, conosciuta ai tempi dell’università.
di Andrea Biondi
Che cosa farà Marta Fascina? La domanda circola di bocca in bocca tra tutti i parlamentari e dirigenti di Forza Italia. Semplice deputata, come gli azzurri vorrebbero che restasse? Nel testamento è indicata come beneficiaria di 100 milioni di euro.
A nessuno era sfuggito l’ingresso nel Duomo di Milano per i funerali dell’ex premier mano nella mano con Marina Berlusconi e la sua presenza alla cremazione assieme alla famiglia.
Classe 1990, trentatrè anni, Fascina cresce a Napoli e solo da ragazza si traferisce a Roma, dove comincia a frequentare le feste mondane e infine quelle “eleganti” del Cavaliere. Poco si sa di quel periodo, data la proverbiale riservatezza del personaggio (“muta” è uno dei suoi appellativi nel mondo azzurro, oltre al più malizioso “badante”), ma un bonifico sul suo conto del 30 luglio 2013 di 12.500 da parte di Berlusconi con causale “erogazione liberale” testimonia che a quella data Marta è già nel cuore del Cavaliere.
Nel 2018, quando all’improvviso il nome di Fascina è imposto nella lista di quelli da far eleggere a tutti i costi, arriva anche la ribalta della politica. Il fidanzamento con Berlusconi è reso noto dal settimanale Diva e Donna. E il 22 marzo del 2022 arrivano infine le nozze simboliche, con tanto di abiti nuziale e torta, ma senza certificati che avrebbero compromesso lo stato dell’eredità.
di Emilia Patta
Nella vita di Veronica Lario nata Miriam Bartolini c’è un prima, un dopo e ancora un altro dopo. Ci sono i primi 18 anni a Bologna, studentessa del liceo artistico. La scoperta del teatro e la carriera di attrice. C’è il dopo Silvio. Raccontato nella biografia realizzata da chi scrive, “Tendenza Veronica”. Un grande amore per entrambi, prima nascosto, poi pubblico con la nascita dei tre figli e il matrimonio. Un rapporto complesso ma certamente profondo. “Quando torna a casa da Roma non gli parlo di politica, gli parlo d’amore” diceva lei dopo l’arrivo di Silvio Berlusconi a palazzo Chigi.
Appassionata lettrice di quotidiani e di libri, curiosa di filosofia, Veronica è stata prima di tutto madre dei suoi figli. Ma anche, almeno fino ai primi anni Duemila, compagna e confidente di Silvio. Il terzo “dopo” arriva nel 2009. Veronica scopre che il marito è stato a Casoria ospite della festa per i 18 anni di Noemi Letizia. La goccia che fa traboccare un vaso già colmo di frustrazione. Rende pubblica la rottura: il Cavaliere non la perdonerà.
Il divorzio sarà lungo e travagliatissimo. Silvio Berlusconi, di fatto, interromperà per sempre i rapporti con Veronica anche se negli ultimi anni, per il matrimonio del figlio Luigi o per un compleanno dei nipoti, almeno formalmente si erano rivisti. Ai funerali Veronica c’era. In seconda fila, accanto alla nipotina Flora. Di tutti i “dopo” l’ultima fase è stata certamente la più amara.
di Maria Latella
“Carissimo Silvio, sei stato un grande uomo e un grande papà per i nostri figli. Ricorderò per sempre la bellezza degli anni trascorsi insieme. Un abbraccio infinito, Carla Elvira Dall’Oglio”. Nel necrologio pubblicato il 13 giugno scorso, c’è tutto il senso di un rapporto che non si è mai interrotto.
Divorziati dal 1985, Carla Dall’Oglio e Silvio Berlusconi hanno continuato a vedersi, a parlarsi, uniti da molti fili. I figli, innanzitutto, Marina e Piersilvio, ma anche l’aver condiviso i primi passi dell’ irresistibile ascesa di lui. Carla Dall’Oglio aveva 24 anni e Berlusconi 29 quando si incontrarono alla fermata di un tram, a Milano. Sposati un anno dopo e insieme per vent’anni. Dopo la separazione, Carla scelse una vita di grande discrezione. Non c’era ai funerali dell’ex marito e l’ultima volta in cui si è vista in una pubblica occasione risale al 2009, per L’ Ambrogino d’oro assegnato alla figlia Marina.
Con la primogenita e con Piersilvio, dopo il divorzio Carla si trasferi in Inghilterra dove una giovanissima Marina ha anche fatto per qualche tempo la commessa, in un negozio di abbigliamento. Un rapporto intenso e profondo, quello tra Marina e sua madre. A Valbonne, in Provenza, vivono in ville vicine e Carla Dall’Oglio ha continuato a frequentare l’ex marito nelle speciali ricorrenze di famiglia. Quelle dalle quali è stata invece esclusa Veronica. Per le due mogli di Berlusconi la rottura del matrimonio ha avuto epiloghi totalmente diversi.
Per Carla la separazione fu amara ma negli anni la relazione con il Cavaliere si è riproposta in forma di amicizia. Con Veronica invece niente è più stato come prima.
di Maria Latella
Edilizia, editoria. E comunque una carriera molto legata al fratello Silvio, di cui è stato consigliere, anche privilegiato, in tutte le fasi della vita. Al punto da essere indicato nel testamento come beneficiario di 100 milioni di euro. Paolo Berlusconi, il fratello minore, 73 anni, 13 in meno dell’ex Cavaliere era stato subito tirato in ballo per un’entrata in scena politica dopo la morte del fratello. Ma è stato il primo a capire che non sarebbe stato il caso, quantomeno di attirarsi attacchi e quant’altro che evidentemente non avrebbero tardato rivangando anche vicende giudiziarie a suo carico degli anni passati, a partire da alcuni episodi di tangenti in epoca di Prima Repubblica.
La svolta imprenditoriale per Paolo è stata nel 1990, con la legge Mammì, l’ex cavaliere dovette cedere la società editrice de “Il Giornale” a Paolo di cui è stato editore di riferimento fino alla vendita del 70% alla famiglia Angelucci e alla carica di presidente onorario. Silente, ma sempre presente accanto al fratello maggiore, Paolo è stato socio dagli inizi, dall’avventura Edilnord. Sposato due volte, e due volte separato, ha 4 figli e successive storie da copertina: la modella e conduttrice Katia Noventa, poi la showgirl Natalia Estrada e, successivamente, la showgirl Carolina Marconi. Al fratello Silvio l’ha accomunato anche la passione per il calcio: dal Milan all’avventura successiva al Monza.
di Andrea Biondi