27 gennaio 2022
Giorno della memoria
Il 27 gennaio del 1945 le truppe dell'Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. È stato scelto questo giorno per commemorare ogni anno la Shoah e lo sterminio di oltre 6 milioni di ebrei
Podcast
a cura di Raffaella Calandra e Maria Luisa Colledani
Lettere da Auschwitz
di Giulio Busi
Libri sulla Shoah
di Stefano Biolchini
Radio24
Il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, fa il punto su Radio24 sull’importanza del ricordo durante la Giornata della Memoria. Malgrado la Shoah, spiega, l’antisemitismo circola nel mondo ed è paragonabile al Covid e alle sue mille varianti. Pur non nominando Emanuele Filiberto, chiarisce che il perdono chiesto per casa Savoia è teologicamente impossibile in quanto la responsabilità è personale.
di Elisabetta Fiorito (produzione Radio 24 – gennaio 2021)
Radio24
In occasione della giornata della Memoria, la presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, parla dell’importanza del ricordo e dei pericoli attuali dell’antisemitismo. Le accuse ad Israele dimostrano che non si vuole accettare come modello. “In quanto ebrea, dico no alla paura, sì al coraggio, ma attenzione alla retorica sulla Shoah, riportiamo il genocidio a quanto è successo, alle testimonianze dei sopravvissuti, alla Juden Ramp, ai forni crematori. Improprio il paragone tra Anna Frank e Greta Thunberg”.
di Elisabetta Fiorito (produzione Radio 24 – gennaio 2021)
Radio24
Si chiama “Negazionismo dell'Olocausto: gli Eichmann di carta” il progetto pensato da Wikipedia in onore della Giornata della memoria. "Un'intera comunità mobilitata, una maratona di voci di storici ed esperti per contrastare coloro che, attraverso la disinformazione, arrivano a negare la storia stessa." Ci spiega Jolanda Pensa presidente di Wikimedia Italia che aggiunge: "Lavoriamo con metodo, incrociando più fonti, per raggiungere una sorta di neutralità, questo non ha nulla a che fare col negazionismo che arriva a negare un fatto storico, a modificarlo o cancellarlo per un suo interesse". Lo storico Pierre Vidal Naquet fu il primo a parlare di “Eichmann di carta”, riferendosi ai negazionisti, accusandoli di essere "assassini della memoria". Eichmann fu definito il burocrate dell'Olocausto, uno dei più importanti criminali di guerra nazisti.
di Cristina Carpinelli (produzione Radio 24 – gennaio 2021)