Cohesion for Climate

L’impatto
crescente
della siccità
in Europa

di Giuseppe Chiellino 22 marzo 2025

Il rapporto sul clima globale di Copernicus 2024 ha confermato il 2024 come l'anno più caldo e il primo a superare i livelli preindustriali di 1,5°C al di sopra della temperatura media globale annuale. L'anno scorso è stato anche il più caldo per tutte le regioni continentali, tra cui l'Europa, tranne l'Antartide e l'Australasia.

Come evidenziato anche nel rapporto climatico del 2023 e nella valutazione del rischio climatico europeo, il continente europeo si è riscaldato il doppio della media globale dagli anni '80, diventando il continente che si riscalda più velocemente.

I cambiamenti nella circolazione atmosferica favoriscono onde di calore estive più frequenti. I ghiacciai si stanno sciogliendo e sta cambiando il modello di precipitazione.

Le temperature della superficie del mare sono rimaste eccezionalmente elevate, con il secondo semestre del 2024 che è stato il più caldo dopo il 2023. La frequenza complessiva e la gravità degli eventi meteorologici estremi sono in aumento.

La maggior parte delle regioni dell’Unione europea per ora ha risorse idriche sufficienti. Tuttavia, la scarsità d'acqua e la siccità stanno diventando fenomeni sempre più frequenti e diffusi.

Gli esperti ricordano che le siccità gravi e frequenti possono, tra l’altro, provocare la riduzione delle risorse idriche, ridurre la produzione agricola, accelerare l’erosione del suolo e ridurre la cattura di anidride carbonica.

Le siccità possono anche avere un impatto sulla biodiversità e sul ripristino della natura attraverso la perdita di habitat, la migrazione delle specie e la diffusione di specie aliene invasive.

Le informazioni sugli impatti della siccità possono essere utilizzate per indicare la gravità delle condizioni di siccità e aiutare gli amministratori a introdurre misure volte ad aumentare la resilienza degli ecosistemi, come prevedono le norme europee sul ripristino della natura.

I dati Eurostat pubblicati nell’ultimo Regional Yearbook mostrano che nel periodo 2000-22, l'area media di impatto della siccità sulla produttività della vegetazione nell'UE è stata di circa 167.000 km² (Figura 1).

Negli ultimi cinque anni, con eccezione del 2021, aree molto estese di territorio in Europa hanno sofferto la siccità. Se si guarda solo al 2022, l’ultimo anno di cui sono disponibili i dati, la superfice europea che ha sofferto la siccità si è quasi quadruplicata: 631.000 km², pari a 3,8 volte alla media del periodo 2000-22 e al 15,4% dell’intera superfice dell’Unione.

La maggior parte dell'area interessata era composta da terreni coltivati ​​(51,9%), foreste e boschi rappresentavano il 24,1% e i prati il 14,9%.

La superficie europea in cui la siccità ha avuto impatto sulla vegetazione 2000-2022

Misura l’intensità della siccità in termini di carenza di precipitazioni e basso contenuto di umidità del suolo
Fonte: Agenzia europea dell'ambiente (AEA), Servizio di monitoraggio del territorio Copernicus, Servizio di gestione delle emergenze Copernicus
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Focus sulle regioni

In Germania e Portogallo almeno il 10% del territorio è stato colpito dalla siccità tra il 2000 e il 2022.

La mappa 1 mostra l'area media di siccità dovuta al deficit di umidità del suolo per il periodo tra il 2000 e il 2022. In media ogni anno il 4,1% della superficie europea ha subito la siccità, con una tendenza crescente nel tempo. Visti i dati di Copernicus di cui abbiamo parlato all’inizio, la situazione generale non può che essere peggiorata nei due anni successivi.

Tornando al 2022, la distribuzione regionale della siccità è stata relativamente uniforme: 603 aree amministrative di livello NUTS 3 (corrispondenti alle nostre province) su 1.161 per le quali sono disponibili dati la porzione media di territorio colpita dalla siccità è stata superiore alla quota registrata nella Ue. E’ più della metà delle province.

Mappa 1

Area media di impatto della siccità, 2000-22

Misura l’intensità della siccità in termini di carenza di precipitazioni e basso contenuto di umidità del suolo
Fonte: Agenzia europea dell'ambiente (EEA), Copernicus Land Monitoring Service, Copernicus Emergency Management Service

In 61 province (indicate in tonalità più scura) la siccità ha avuto un impatto più che doppio rispetto alla media Ue (8,4% del territorio): 21 sono concentrate in Germania, 12 in Belgio, 9 in Portogallo e 6 in Francia.

Tre province in Spagna, altrettante in Croazia, due in Austria. Tra le province più colpite dalla siccità ce n’è solo una italiana, Pesaro-Urbino nelle Marche (8,4%). La provincia europea più colpita in assoluto (12,1% del territorio) è stata Nordhausen, nella Germania centrale.

Nelle aree occidentali della Germania, nei Paesi Bassi e tutta l’Irlanda sono concentrate le province che hanno sofferto meno la siccità, con una percentuale di territorio colpito inferiore all’1,1% (in tonalità più chiara nella mappa).

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Il 2022 è stato (solo) il primo anno record

Come ricordato in precedenza, nel 2022 l’Unione europea ha vissuto l’estate più calda mai registrata fino ad allora e, di conseguenza, il record di superfice colpita dalla siccità: 631.000 km² pari al 15,4% della sua superficie totale contro il 4,1% del periodo 2000-2022.

La mappa 2 mostra ampie zone di Belgio, Germania, Francia, Croazia, Lussemburgo, Portogallo e Slovenia gravemente colpite dalla siccità. Ad esempio, in Lussemburgo la siccità ha colpito il 71,7% del territorio, 6,5 ​​volte più della media a lungo termine (11,0%) registrata nel periodo 2000-22.

Nel 2022, 145 province europee hanno subito l'impatto della siccità su almeno il 45% di tutto il territorio (nella tonalità più scura nella mappa 2).

Tra queste ce ne sono cinque in Italia: Monza-Brianza (oltre 73%) Milano, Lodi, Asti, Oristano e Imperia (al 45,4%). Ma diverse altre province hanno registrato dati superiori al 30%. Risparmiate diverse province del Sud.

La regione centrale slovena di Zasavska ha registrato la quota più alta (97,2%) e anche la differenza maggiore rispetto alla media 2000-2022 (oltre 90 punti percentuali). È seguita da tre regioni nel Belgio nord-occidentale: Arr. Tielt, Arr. Aalst e Arr. Oudenaarde, ciascuna con quote comprese tra l'85,4 e l'87,5%.

Mappa 2

Superfice media colpita dalla siccità

Quota % della superficie terrestre, per regioni NUTS 3
Fonte: Agenzia europea dell'ambiente (AEA), Servizio di monitoraggio del territorio Copernicus, Servizio di gestione delle emergenze Copernicus

In tutta l'UE, l'area colpita dalla siccità nel 2022 è stata 3,8 volte superiore all'area media colpita nel periodo 2000-22. Questa situazione si è ripetuta nella maggior parte delle province: 7 province su 10 infatti hanno segnalato un'area colpita dalla siccità maggiore nel 2022 rispetto alla media a lungo termine.

In 121 province l'area colpita dalla siccità era almeno 10 volte più alta della media a lungo termine. Quasi un terzo di esse (40) si trova in Francia e 20 sono in Belgio (20).

I dati del 2022 sono gli ultimi disponibili, ma visto l’andamento climatico dei due anni successivi, eventuali nuovi record non saranno una sorpresa.

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