Nel corso del mese di marzo, in Italia sono stati segnalati 82 casi confermati di morbillo, con un totale complessivo di 227 casi segnalati da inizio 2025 (inclusi possibili, probabili e confermati).
Le regioni maggiormente interessate sono risultate Sicilia, Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna, che insieme rappresentano la quota più rilevante dei casi notificati a livello nazionale.
La fascia di età tra 15 e 39 anni ha registrato il maggior numero di casi (113), seguita dalla fascia tra 40 e 64 anni (61 casi).
L’analisi dello stato vaccinale dei casi confermati questo mese evidenzia che 188 persone non risultavano vaccinate, 19 avevano ricevuto una sola dose di vaccino, e 3 erano completamente vaccinate con due dosi. In 212 casi.
Dei casi confermati da inizio anno, 116 hanno richiesto il ricovero ospedaliero, di cui 29 in emergenza ospedaliera.
Fra i ricoverati, 53 avevano complicanze cliniche, tra cui otite media, polmonite o encefalite.
L’andamento dei casi conferma una persistente circolazione del virus del morbillo in alcune aree del territorio nazionale, con cluster epidemici in contesti a bassa copertura vaccinale. In particolare, si evidenziano focolai associati a trasmissione in ambito scolastico, comunitario o familiare.
Alla luce dei dati attuali, si ribadisce l’importanza di rafforzare la copertura vaccinale con il vaccino MPR, in particolare tra i bambini e gli adolescenti non ancora immunizzati e tra gli operatori sanitari. Si raccomanda inoltre di intensificare le attività di sorveglianza, anche attraverso il tempestivo invio di campioni per la conferma diagnostica e la caratterizzazione molecolare.