Coronavirus in Italia, i dati e la mappa
15 maggio 2022
La Regione Sicilia comunica che sul numero complessivo dei casi confermati comunicati in data odierna, n. 564 sono relativi a giorni precedenti al 14/05/22 (di cui n. 284 del 13/05/22) e che sul numero complessivo dei decessi comunicati in data odierna N. 1 fa riferimento al 15/05/2022 e N. 2 al 13/05/2022. La Regione Umbria comunica che 7 dei ricoveri non UTI appartengono ai codici disciplina di Ostetricia & Ginecologia e Pediatria e che 64 dei ricoveri non UTI appartengono ad altri codici disciplina.
NUOVI
CASI
+27.162
-11,8%
Totali 17.057.873
MORTI
+62
-13,9%
Totali 165.244
Saldo giornaliero tra entrate e usciteTERAPIA
INTENSIVA
+7
-2,5%
Totali 347
RICOVERATI
CON SINTOMI
-118
-13,0%
Totali 7.532
DIMESSI/
GUARITI
+30.334
-28,8%
Totali 15.894.511
ATTUALMENTE
POSITIVI
-2.670
-11,2%
Totali 998.118
ISOLAMENTO
DOMICILIARE
-2.559
-10,9%
Totali 990.239
I numeri della settimana
La mappa del coronavirus in Italia e nel mondo
Il trend giorno per giorno
Nuovi casi, attualmente positivi, guariti e morti dal primo rilevamento a oggi. Dati giornalieri o cumulati, consultabili anche in media mobile a 7 giorni
Crescita nuovi casi su base settimanale
Confronto anno su anno
Vaccinati/non vaccinati
Per approfondire
La variazione percentuale giornaliera
Come varia la crescita in termini percentuali dei casi totali giorno per giorno
Tamponi giornalieri e contagiati
I nuovi casi di contagio giorno per giorno in rapporto al numero totale di tamponi giornalieri e in rapporto alle singole persone testate. Nell’ultimo, il dato sui tamponi in media mobile a 7 giorni e il peso dei tamponi che certificano la guarigione. Dal 15/1 nel totale tamponi vengono conteggiati anche i test antigenici
Tamponi molecolari e antigenici
Dal 15/1 vengono comunicati anche i test rapidi antigenici a fianco dei molecolari. Nei due grafici, i dati giornalieri dei differenti test a confronto. NOTA: Sul dato del 22 marzo del Trentino Alto Adige sono stati caricati 10.692 casi vecchi per errore mai inseriti, così comunica Protezione civile
Le 5 regioni con più casi giornalieri
L'ordine dipende dal numero di nuovi casi oppure, scegliendo il menu, dalla percentuale di positività al tampone o dal rapporto tra nuovi casi e popolazione regionale (dato ogni 100.000 abitanti)
Regioni e province: tutti i trend e i confronti
Dal menu si può scegliere una regione e guardare l’andamento complessivo e quello giorno per giorno di contagi, guarigioni, decessi e tamponi. La selezione delle province consente il confronto fino a 10
Il dettaglio per regione e provincia
I dati aggregati per regione. L’ordine nell’elenco è relativo al numero di contagi. Viene indicata la variazione sul giorno precedente, la percentuale sulla popolazione, i morti, i guariti e il numero di tamponi. L’unico dato disponibile a livello provinciale è quello dei contagi.NOTA: Sul dato del 22 marzo del Trentino Alto Adige sono stati caricati 10.692 casi vecchi per errore mai inseriti, così comunica Protezione civile
Terapie intensive e ricoveri
Qui sotto è possibile vedere il trattamento sanitario cui sono sottoposti i contagiati per ogni regione: ricoverati, ricoverati gravi (in terapia intensiva) e isolamento domiciliare
TERAPIA
INTENSIVA
+7
-2,5%
Totali 347
RICOVERATI
CON SINTOMI
-118
-13,0%
Totali 7.532
ISOLAMENTO
DOMICILIARE
-2.559
-10,9%
Totali 990.239
Qui sotto è possibile vedere il trattamento sanitario cui sono sottoposti i contagiati per ogni regione. Si possono vedere i ricoverati, i ricoverati gravi (in terapia intensiva) e chi è curato in isolamento domiciliare
Il trend di terapie intensive e ricoveri
Il numero di ricoveri giornalieri, quelli in terapia intensiva, le persone in isolamento domiciliare, la crescita percentuale giornaliera e il rapporto percentuale tra le singole voci
I nuovi ingressi in terapia intensiva
I dati giornalieri e media mobile 7 giorni aggregati a livello nazionale. Per il dettaglio regionale si può selezionare la scelta dall'apposito menu
Il livello di saturazione delle terapie intensive
Posti occupati in rianimazione da pazienti covid per regione. Secondo le nuove regole per i passaggi tra zona bianca, gialla, arancione o rossa uno dei criteri è il superamento del 10, 20, 30% dei posti disponibili nella regione. In questo articolo sono spiegate le altre condizioni necessarie per i cambi di colore
Il livello di saturazione dei reparti ordinari
Posti occupati in area non critica da pazienti Covid per regione. Secondo le nuove regole per i passaggi tra zona bianca, gialla, arancione o rossa uno dei criteri è il superamento del 15, 30, 40% dei posti disponibili nella regione.
Lombardia, chiamate al 118 per motivi respiratori o infettivi
Il trend degli interventi per problemi respiratori e infettivi gestiti dalle Sale operative regionali (Soreu) dal 1 settembre 2019. Fonte: Areu
Il tasso di letalità per fasce di età
Il tasso di letalità è la percentuale di morti rispetto al totale di coloro che sono risultati positivi al tampone. Qui sotto, la percentuale rispetto al totale per fasce di età. L'aggiornamento è l'ultimo disponibile da parte dell'Iss
Il calo reale della curva del contagio è difficile da valutare a causa della parallela analoga riduzione dei test eseguiti: ne parleremo, rispondendo anche alle domande su una possibile futura ondata autunnale, dopo i principali numeri e indicatori. Nella settimana epidemiologica 7-13 maggio i nuovi casi a livello nazionale sono stati 266.823 (-16,04% dai 317.807 del periodo precedente, 30 aprile - 6 maggio); media giornaliera 38.117 (da 45.401); rapporto positivi/tamponi totali (range 13,26% - 15,14% da 13,99% - 15,43%); ricoverati in area medica il 13 maggio: 7.907 (da 9.164 del 6 maggio); terapie intensive il 13 maggio: 341 (da 363 del 6 maggio) con 233 nuovi ingressi nella settimana (dai 244 della precedente); 1.835.709 tamponi totali (-15,3% dai 2.169.024 del periodo precedente) il 76,4% dei quali di tipo antigenico rapido. Decessi settimanali 787 (da 927). L’andamento settimanale del contagio nelle 4 grandi Regioni che monitoriamo da inizio epidemia: Lombardia (36.717 nuovi casi, -12,7%); Veneto (25.842 nuovi casi, -17,3%); Campania (29.704 nuovi casi, -17,4%); Emilia Romagna (21.574 nuovi casi,-14,4%). Il valore di Rt istantaneo nazionale, calcolato con il metodo rapido Kohlberg-Neyman, è 0,91 (dato puntuale del 13 maggio) contro 0,87 del 6 maggio.
L’epidemia è in una fase di chiara riduzione, che si esprime con valori percentuali sostenuti. I dati risentono tuttavia del parallelo calo dei test eseguiti. Una situazione già vissuta, che ha nascosto la reale circolazione del virus permettendo la formazione di un bacino di replicazione silente: i cui effetti sono esplosi a fine estate (sia nel 2020, sia nel 2021). La mancata attività di tracciamento del virus, abbinata alla riduzione delle attività di sequenziamento, è fonte di preoccupazione anche a livello mondiale perché riduce in modo consistente la quantità di dati disponibili: fondamentali per poter interpretare correttamente la fase epidemica.
In autunno ci sarà una singola ondata da 20 milioni di casi? Come promesso nell’analisi del 12 maggio scorso, rispondiamo ai lettori che ci hanno chiesto quanto sia attendibile la recente ipotesi di una singola ondata autunnale con 20 milioni di italiani infettati. Tra le molte elaborazioni che abbiamo verificato in questi giorni tenendo come costante la futura circolazione delle varianti Omicron 4 e 5 (destinate a sostituire Omicron 2) solo una è compatibile, e si basa sull’avverarsi di una lunga serie di circostanze avverse. Tra queste: 1) Capacità delle nuove varianti di eludere integralmente la risposta immunitaria, con efficacia zero degli anticorpi sviluppati dopo la vaccinazione o l’infezione. 2) Nessun aggiornamento dei vaccini in tempo utile. 3) In caso di aggiornamento dei vaccini, nessuna efficacia nel ridurre il rischio di infezione. 4) Nessuna adozione di misure di mitigazione e contenimento.
Quindi è (teoricamente) possibile una singola ondata con 20 milioni di casi, ma è altamente improbabile. In altri termini: il rischio zero non esiste, e quindi non possiamo escluderlo al 100%. Più che da un calcolo epidemiologico l’ipotesi sembra dettata dalle parole di Anthony Fauci, che per la prossima ondata di Covid-19 negli Usa ha stimato 100 milioni di contagi (poco meno di un terzo della popolazione Usa). Un terzo che, se rapportato all’Italia, ci avvicina ai 20 milioni. Rileviamo però che tra Italia e Usa esistono differenze significative, a partire dalla copertura vaccinale con doppia dose e con terza dose booster: rispettivamente 84,1% e 66,5% per l’Italia contro 66,9% e 30,8% per gli Usa. Cambiano poi età media della popolazione, abitudini sociali, livello di adesione alle misure di mitigazione e contenimento: insomma, i paralleli in epidemiologia non si possono fare in modo approssimativo, ma vanno contestualizzati con la massima precisione possibile e spiegati nelle loro basi di confronto. Perché si avveri l’ipotesi di una singola ondata con 20 milioni di casi si dovrebbero verificare tutte le condizioni sfavorevoli, come abbiamo visto, senza nessuna eccezione. Cosa difficile da credere, perché almeno le misure di mitigazione e contenimento verrebbero reintrodotte.
Sono possibili 20 milioni di casi totali nell’intero periodo autunno-inverno 2022/23? Considerando la maggiore diffusività delle nuove varianti rispetto a Omicron 2, nell’intero periodo (6 mesi, 26 settimane epidemiologiche) potrebbe anche accadere. Concediamoci un giochino con i numeri: nell’ultimo autunno-inverno, con i primi 4 mesi dominati dalla variante Delta (lentissima rispetto alle attuali) abbiamo registrato 9.346.672 nuovi casi. Omicron, in Italia, è diventata dominante da inizio anno (era all’81% nella flash survey del 3 gennaio 2022): se consideriamo i casi individuati dal 3 gennaio al 21 marzo arriviamo a 7.567.122 in 11 settimane epidemiologiche, con una media di 687.920 a settimana. Se moltiplichiamo questa cifra per 26 (le settimane del prossimo autunno-inverno) arriviamo a quota 17.885.920. Considerando il vantaggio di crescita (maggiore diffusività) di Omicron 4 e 5 rispetto alle precedenti, i 20 milioni non appaiono così lontani. Per smentire il calcolo basterà però l’arrivo di un nuovo vaccino, aggiornato e in grado di ripristinare un’alta protezione con il rischio di infezione.
Nessuna delle ipotesi elaborate deve essere considerata una previsione, perché qualsiasi previsione numerica sensata è oggi semplicemente impossibile da elaborare. (M.T. Island)