Qualità della vita 2024

Brezza, sole e piogge: dove c’è il clima migliore

Bari scalza Imperia in testa all’Indice del clima, spinta da giornate di sole e alto livello di comfort climatico.
Belluno si conferma in fondo alla classifica complici giornate fredde e piovoseinsieme alla Pianura Padana.
In coda si concentra il Nord, con l’eccezione di Caserta.
Temperatura, differenza 2023/2013 in °C

25 marzo 2024

di Michela Finizio e Marta Casadei
È Bari la città con il miglior clima in Italia, al primo posto della nuova edizione dell’indice del clima del Sole 24 Ore.

La classifica, aggiornata con i dati forniti da 3bmeteo relativi al decennio 2013-2023, viene utilizzata ogni anno nell’indagine della Qualità della vita per raccontare in quale delle 107 città capoluogo si viva meglio dal punto di vista climatico, in base a dieci parametri che misurano le più frequenti condizioni di «bel tempo».

I dieci indici che compongono la graduatoria finale sono stati scelti ed elaborati dalla redazione del Sole 24 Ore e validati dal team di esperti meterologici di 3bmeteo.

di M. Casadei e M. Finizio

Gli indicatori

I 10 parametri rilevano altrettante condizioni meteorologiche nel periodo 2013-2023.
Le prime e le ultime classificate per ciascun indicatore.

Misurare il comfort climatico

Otto ore e mezza di sole al giorno. Nove giorni di precipitazioni estreme all’anno. Settantaquattro giorni di pioggia su 365. Solo 158 giornate l’anno fuori dal comfort climatico, cioè con un’umidità relativa superiore al 70% o inferiore al 30 per cento.

Brezza estiva a 7,2 nodi medi giornalieri. Sono questi i principali parametri medi climatici che spingono la città pugliese in testa alla graduatoria.

Oggi misurare il benessere della popolazione residente “andando oltre il Pil pro capite”, tenendo conto quindi non solo della ricchezza ma del mix di elementi che impattano sul vivere sostenibile degli italiani, non può prescindere dal clima.

Il trend delle temperature - in base ai dati certificati da più fonti internazionali - confermano che l’ultimo decennio è stato il più caldo mai registrato.

I fenomeni climatici “estremi”, resi più frequenti dal cambiamento in corso, stanno modificando speranza di vita, stili di vita, mortalità, spostamenti migratori e così via.

La classifica

Per la prima volta un territorio del Mezzogiorno conquista così il primato in un indice sintetico tematico della Qualità della vita, la storica indagine sui territori italiani più vivibili, scalzando Imperia - oggi seconda - che si era posizionata in testa nelle precedenti edizioni: la prima pubblicata nel 2019 con i dati sul decennio 2008-2018 e la seconda pubblicata nel 2022 con i dati sul decennio 2011-2021.

Oltre al capoluogo pugliese, altre sei centri urbani del Sud popolano la top ten del benessere climatico: nell’ordine Barletta-Andria-Trani (3ª), Catania (4ª), Pescara (5ª), Chieti (7ª), Brindisi (8ª), Agrigento (9ª), Cagliari (10ª). Per il resto, oltre al capoluogo del ponente ligure, si distingue per il miglior clima anche Livorno (6ª), unica del Centro Italia tra le prime dieci.

Tra le città con il clima migliore - attenzione, non con le migliori condizioni ambientali - spiccano le zone costiere, così come alcune città in quota (ad esempio Aosta ed Enna) capaci di offrire maggiore comfort grazie alla circolazione dell’aria, rispetto alle aree interne: qui aumentano le ore di sole, l’indice di calore resta medio-basso, mitigato dalla brezza estiva, e sono pochi gli eventi estremi.

Il parametro delle precipitazioni, invece, premia le località dove in media si contano meno giornate piovose all’anno, ma penalizza quelle più siccitose, applicando un coefficiente negativo nel calcolo del punteggio laddove si rileva un deficit negli accumuli rispetto alle medie di lungo periodo. In pratica si sta meglio dove piove meno, ma solo se questa “minore pioggia” non si traduce in siccità.

Belluno e Pianura padana

Dalla parte opposta, sul fondo della classifica troviamo ancora una volta Belluno, ultima nell’indice di soleggiamento (appena 6,7 ore di sole in al giorno, contro una media nazionale di 7,8) e per giornate fredde (23,6 in media ogni anno con temperatura massima percepita minore di 3° C); penultima per l’umidità relativa elevata, che prende in considerazione i giorni troppo secchi d’estate (< 30%) e quelli troppo umidi d’inverno (> 70%), in tutto 255 nel capoluogo veneto.

Elevato è anche il numero di giornate piovose, 118 all’anno con almeno 2 millimetri di precipitazioni cumulate, più frequenti solo a Lecco dove la media del decennio tocca i 122 giorni.

Negli ultimi dieci posti della classifica, inoltre, si incontrano diversi centri della pianura padana che si posizionano lungo l’asse del Po, tra cui Alessandria (106ª), Pavia (105ª), Cremona (104ª), Piacenza (102ª), Lodi (101ª), Asti ( 100ª) e Ferrara ( 99ª).

In particolare Rovigo risulta il territorio con più giornate di nebbia, oltre 57 all’anno. Verbania è ultima con una maggiore frequenza di precipitazioni estreme, in tutto 90 giorni tra il 2013 e il 2023 con più di 40 millimetri di pioggia cumulata in almeno una fascia esaoraria.

Ad essere penalizzate per lo stesso indicatore - penultima e terzultima - sono Varese e Como, dove le “bombe d’acqua” sono state rispettivamente 76 e 74 nel decennio.

Tra le grandi città, Cagliari conquista il 10° posto nella top ten, Roma si piazza al 25° posto, seguita da Napoli ( 26ª), Venezia (32ª) e Genova (43ª). Tutte le altre, invece, si incontrano nella seconda metà della classifica, ultima Milano all’86° posto.

I fenomeni climatici estremi

L’andamento di quattro eventi estremi (ondate di calore, eventi di caldo estremo, giorni annui di pioggia e precipitazioni estreme) nel periodo 2010-2023 nelle tre macroaree geografiche Nord, Centro e Sud.

Piogge torrenziali o caldo estremo: cosa è successo città per città

L’andamento di quattro eventi estremi (ondate di calore, eventi di caldo estremo, giorni annui di pioggia e precipitazioni estreme) nel periodo 2010-2023 in 112 capoluoghi italiani, riaggregati su base provinciale.

I record nei centri urbani

Passando in rassegna gli indicatori, infine, si segnalano altri record. Siracusa, dove nell’estate 2023 un’ondata di caldo eccezionale ha fatto toccare il massimo storico dei 47° C, ha il più elevato indice di calore: 111 giornate l’anno con temperatura percepita superiore a 35 gradi.

Terni si distingue per la maggiore frequenza media annua di ondate di calore, in tutto 29 sforamenti oltre i 30° per tre giorni consecutivi, all’opposto rispetto ai record positivi delle province liguri di Savona (2 ondate) e Genova (3 ondate).

Le temperature mensili, città per città

La differenza delle temperature medie giornaliere di ogni mese dal 2013 al 2023 calcolate rispetto alla media delle temperature rilevate tra il 2008 e il 2012, in °C

Sondrio è il territorio meno ventoso, con solo otto giorni nel decennio caratterizzati da raffiche di vento e una brezza estiva quasi assente. Agrigento è prima nel soleggiamento con 9,1 ore di sole in media al giorno. Catania, infine, conta il minor numero di giorni l’anno troppo secchi o troppo umidi, appena 111.


Per approfondire
Torna all'indice